Vent frais, vent du matin…

Vent fin, vent du matin, vent qui souffles au bout des sapins, vent qui chantes, vent qui danses, vent, vent fin.”

Sono le parole di una filastrocca francese che gli scout e i camminatori cantavano anni fa e sono il miglior modo per raccontarvi ciò che un nostro compagno di strada è riuscito a fare.

Jeanmarc Souchon, camminatore francese che predilige viaggiare “in solitaria“, ad ottobre del 2015 indirizza una mail alla nostra associazione:

“Bonggiorno. J’ai en projet de traverser toute l’Italie en marchant depuis Marettimo … et ensuite de traverser la Sicile jusqu’à Messina et remonter jusqu’à la frontière française à Ventimiglia. Existe-t-il des cartes des chemins, traces GPS pour la Via Francigena pour traverser la Sicile et de Messine à Rome ? 
Grazzie”

jeanmarc souchon

 

Con molta meraviglia abbiamo dato uno sguardo al suo sito, caminaire.com, scoprendo la bellezza della persona che in piccola parte, ci apprestavamo ad aiutare a camminare.

Nel 2012 Jeanmarc percorre il cammino originale da Aix la Chapelle a Santiago e da lì a Porto, attraverso  la via che collega Reims, Vézelay, l’abbazia di Cluny e che porta, attraverso la Puy al passo del Somport e al Camino Frances verso Compostela per concludere lungo il Camino Portoghese, alternando tratti di vie di pellegrinaggio a personali interessi naturalistici e culturali che trova lungo il percorso.

Nella primavera image13del  2013 affronta il Nepal, camminando lungo i sentieri nella valle dello Tsum, sul percorso del Manaslu e vicino il campo base dell’Annapurna, mettendo insieme circa 40 giorni di marcia, un totale di 550 km per un dislivello positivo di 35.000 mt.

Nel 2014 tocca alla Spagna, attraversando in 74 giorni ben 2440 km di percorsi, dal Camino Mozàrabe, il Camino de Guadalupe, la Via de la Plata, altra grande direttrice verso Compostela, il Camino Ingles  e parte del Camino del Norte. Dalla punta meridionale d’Europa, Tarifa a quella più settentrionale di Spagna, il Cabo Estaca de Bares, per arrivare al confine estremo con la Francia, Hondarribia.

Nel 2015 ritorna in Nepal, in luoghi che al solo pronunciarli evocano lo Spirito della Montagne e le fascinazione delle grandi esplorazioni del XX secolo: da Charikot al Bazar di Namche a 3440 mt, punto di partenza per i sentieri che portano al campo base dell’Everest per arrivare alla valle nascosta di Rolwaling; 33 giorni di marcia, 440 km per un dislivello positivo di 33000 mt.

Sempre nello stesso anno, a giugno, in un mese, effettua la traversata dei Pirenei img_20160325_101055lungo i cammini storici che permettevano ai viaggiatori, ai mercanti, ai pellegrini, ai re ed agli eserciti francesi di varcare i Pirenei, attraversando i grandi passi che portano a piccoli e grandi siti storici di interesse, dal nord al sud. Da Tolosa fino a HuescaJaca, percorre i cammini transfrontalieri che legano da secoli i Paesi Baschi alle regioni pirenaiche francesi che da sempre sono state nelle mire dei re aragonesi.

Ed arriviamo alla nostra mail e al 2016. Il 25 marzo parte da Marettimo, attraversa Favignana e raggiunge Trapani per entrare nella zona della Riserva dello Zingaro, passando dalla Rocca di Erice, Scopello e Castellammare del Golfo. Il 29 raggiunge Alcamo ed inizia ad usare le nostre tracce. Sul suo blog “ci presenta” così:

Je suis sur un cammino Francigena de Sicile. Une association réhabilite les anciens chemins de pèlerinage. La via Francigena est le terme traditionnellement attribué 2016-08-23 10.30.03 pmà la voie qui mène à Rome depuis Canterbury en Angleterre. Cette dénomination a été utilisée au moyen âge par extension à d’autres voies de pèlerinage. C’est le cas pour le chemin que j’emprunte. Il reliait Mazara del Vallo sur la côte ouest à Palerme.”

Sono su un cammino della Francigena di Sicilia. Un’associazione ha riabilitato gli antichi cammini di pellegrinaggio. La via Francigena è un termine tradizionalmente attribuito alla via che porta a Roma da Canterbury in Inghilterra. Questa denominazione fu usata nel medioevo per estensione su altri itinerari di pellegrinaggio. E’ il caso del sentiero che sto percorrendo, che collega Mazara del Vallo sulla costa ovest a Palermo.img_20160406_150458

Da Alcamo a San Giuseppe Jato, da lì alla Ficuzza sul fianco di Roccabusambra, lo spartiacque tra le valli del Belice e dello Jato. Raggiunge l’1 aprile Montemaggiore Belsito, porta delle Madonie, da cui inizia ad usare le nostre tracce lungo la Via Francigena delle Montagne da Palermo a Messina.

Tocca Caltavuturo, Polizzi Generosa, le Petralie, Gangi e Capizzi, città jacopea dentro il Parco dei Nebrodi. L’8 aprile raggiunge Montalbano Elicona, dopo aver attraversato la dorsale e Floresta. Sconfinando sui Nebrodi si affaccia sul Tirreno e raggiunge Castroreale, Santa Lucia del Mela e Monforte San Giorgio.

Dal paesino dei Peloritani tirrenici scollina verso il versante ionico e raggiunge la località di Tremestieri nel messinese dove, preso il traghetto, raggiunge la Calabria l’11 aprile, collezionando così 18 giorni di marcia e 480 km di percorsi, in buona parte sui sentieri della Via Francigena di Sicilia.

Il suo viaggio riprende da Reggio Calabria il 12 aprile. Da qui, in modo pionieristico, attraversa la Calabria, la Basilicata, buona parte della Campania, un Lazio meno noto e bellissimo, l’Umbria e la Toscana entrando sulla Via Francigena a Radicofani  il 29 maggio, due mesi dal suo inizio in Sicilia.

Segue la Francigena fino a Lucca, per poi entrare in Liguria a Portovenere. Meticolosamente, passo dopo passo percorre la Via della Costa Ligure e giunge a Ventimiglia, al confine con la sua Francia.img_20160618_100936

Nel lasciare la nostra isola, passando in Calabria, ci lascia un saluto sul suo blog. Ci piace pensare che nelle sue parole c’è buona parte della motivazione del nostro lavoro, la voglia di lasciare questa terra migliore di come l’abbiamo trovata, la nostra motivazione a curare i nostri sentieri, a mantenere in vota la nostra storia.

Vi riportiamo la traduzione delle sue parole che trovate sul suo blog alla fine della “parte” siciliana:

Ciao Bella Sicilia. Non pensavo che fosse possibile attraversare la Sicilia quasi sempre su bellissimi sentieri, vicino ad una  splendida costa ricca di acque turchesi, montagne selvagge ed un susseguirsi di bei villaggi.
Sono venuto con molte incertezze. Parto con soddisfazioni.
Camminare in Sicilia è un esercizio solitario. Non aspettatevi di condividere una bottiglia di vino rosso la sera, presso un ostello con decine di escursionisti. Non ho trascorso notti in dormitori facendo a gara con altri 40 camminatori che russano. Non ho incontrato escursionisti, eccezion fatta alla Riserva dello Zingaro.
Camminare in Sicilia è una scoperta, una fonte di meraviglia e stupore. Lontano da alcune località  eccessivamente turistiche, sono stato sedotto da molti villaggi nella campagna verde e dai fiori della primavera.
La passeggiata solleva, tra i siciliani, più incredulità che interesse. Questi brevi scambi consentono, tuttavia, di scoprire un po’ di questa Sicilia, ancora abbastanza tradizionale, molto attaccato alla terra, alla tradizione e alla religione.”
Grazie Jeanmarc e buona strada sui percorsi che continuerai a fare.
Bonne route 

 

 

 

 

 

 

 

 

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