Ti rialzerai… #metticimanu

Tra sabato e domenica abbiamo percorso da parte a parte la Magna Via.
Da Corleone a Prizzi, da Acquaviva a Sutera e a Campofranco fino a Joppolo.

 

sindaciMVF2.0 09.11.18

Abbiamo parlato coi sindaci dei comun i della Magna Via Francigena, abbiamo cercato di capire quali passaggi sono ancora bloccati e se tutte le varianti previste sono funzionanti.

Alla terra servirà tempo per assorbire, per essere “strizzata” come mostra la nostra copertina temporanea.

Ma stiamo riprendendoci. Stiamo asciugando le nostre ferite per rialzarci.

Sappiamo che si va verso la stagione invernale e il numero dei pellegrini si abbassa per ovvi motivi, dal tempo al freddo.

Raccomandiamo prudenza a chi non ascolta i nostri avvisi e si incammina lo stesso.

Vi aiuteremo sempre… ma non fateci stare coi patemi.

Potete già camminare sulla Via Palermo Messina per le Montagne e appena tutti i #comitatiufficiali di accoglienza ci daranno conferma torneremo in “Allerta Bianca” e sarà festa per tutti.

Buon tempo di San Martino.
Buoni passi

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Adesso è tempo di NON CAMMINARE

Abbiamo nei giorni scorsi registrato numerose situazioni di disagio, inondazioni di fiumi che escono dai loro alvei, mal custoditi e poco attenzionati normalmente; esondazioni di fiumare a carattere torrentizio che sono tutto l’anno in secca e durante questa stagione, dopo piogge intense, straripano e inondano creando danni, distruzione e come in queste ore, morte.

Ribadiamo con forza di non mettersi in cammino, di non fidarsi solo delle proprie abilità, della propria comprovata esperienza, del proprio conoscere i limiti. Siete in territori che cambiano e mutano in condizioni climatiche avverse e che aggiungono l’imprevedibilità alla normalità. Vi chiediamo, con forza e fermezza, di desistere dal mettervi in marcia o a pedalare, di rimanere a casa, negli ostelli, nei luoghi che vi accolgono e che stanno collaborando con noi per verificare le condizioni di percorribilità dei percorsi.

Non ci chiedete di fare “altri percorsi” in sostituzione. C’è un tempo per ogni cosa e adesso non possiamo che chiedervi di aiutarci.

 

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Adesso abbiamo l’esigenza di fare la conta dei danni, capire dove rimediare e come aiutare le Amministrazioni con cui siamo sempre in contatto.

Vogliamo offrire sempre un servizio che sia all’altezza della bellezza dei luoghi e delle persone ma adesso, camminare significa solo aggiungere ansia e preoccupazione nelle persone che vi vedono partire o che vi aspettano ed in noi che proviamo a monitorare tutta la rete.

Ve lo chiediamo non per esimerci dall’aiutarvi o per svincolare la nostra responsabilità dai vostri passi: siete il nostro bene più grande e saremo sempre accanto a voi,  ma adesso vi chiediamo di aiutarci a non peggiorare la situazione.

Siamo vicini a tutti i territori toccati da questa “anomala” ondata di maltempo, alle comunità che ci vivono e che in un modo e nell’altro sono state toccate dai disagi o dalle conseguenze che queste piogge stanno lasciando.

Siamo vicini alle comunità di Casteldaccia, sulla via francigena Palermo-Messina per le Montagne, alla comunità di Prizzi Corleone, Castronovo e Cammarata , sulla Magna Via Francigena, al territorio tutto del palermitano e dell’agrigentino, forse maggiormente vessato.

 

Buoni Passi, buona attesa.

 

Lo Staff delle Vie Francigene di Sicilia

Credenziali e timbri misteriosi!

credenziali francigeni
Ma questa Credenziale cos’è?
Ma la devo chiedere per forza?
Ma tutte queste informazioni sul modulo richiesta a cosa serviranno?
Perchè tutto questo tempo di attesa?
Mandamela per mail no?!?!?

Vi raccontiamo una storia che parte da lontano, la storia di un oggetto che ogni camminatore e soprattutto ogni pellegrino ha tenuto con estrema cura: la Credenziale!

Nel corso del tempo, tutte le più grandi culture religiose hanno saputo produrre la necessità di andare in pellegrinaggio verso luoghi importanti del culto: Roma, Santiago de Compostela, Gerusalemme, oppure La Mecca per i fratelli musulmani.

Un lasciapassare veniva concesso dal proprio Vescovoed attestava le motivazioni reali del pellegrinaggio, permetteva al viandante lo status di peregrinus e segnalava l’avvio di un viaggio lungo le vie dell’intero mondo conosciuto… (continua a leggere la storia)

Per i Cammini Francigeni di Siciliainvece la consegna è a carico dell’Associazione previo compilazione del modulo on line.
Lo trovate a questa pagina e invece in coda alla descrizione sono elencati i luoghi in cui potete fare apporre il timbro che attesta il vostro passaggio.
Parrocchie, uffici comunali, ospitalità, esercizi privati… sempre più luoghi stanno ideando un timbro personalizzato per lasciare un segno del vostro passaggio.
Nessuno si senta obbligato a richiederla, ma è bella proprio, l’ha realizzata per noi Paolo Racano se non ce l’hai poi te ne penti sappilo!
Con i tuoi bellissimi timbri sulla credenzialearrivato ad Agrigento potrai richiedere il Testimonium (ma questa è un’altra storia te la raccontiamo qui)

Quando compili il modulo di richiesta con i tuoi dati,  il file arriva ai volontari di “Amici dei Cammini Francigeni di Sicilia
Solitamente questi matti rispondono alla mail da te indicata (quindi è importante che sia valida! Controllate lo spam, nel 90% dei casi la nostra risposta sta lì da giorni).
Nel giro di qualche giorno ti arriva una mail (se non arriva controlla lo spam, se non c’è verifica di averla scritta correttamente nel modulo).
Via mail si concordano con te le modalità di consegna e/o spedizione verificando i dati e suggerendo come fare l’offerta per coprire i costi.

Soci sparsi in vari luoghi d’Italia sono a disposizione per  consegnare la credenziale personalmente e augurarvi Buon Cammino, ma quando non è possibile spediamo!
Appena possibile (di solito entro 2 o 3 giorni), imbustate e affrancate le buste vengono portate alla posta…. e questo è il servizio ordinario, i tempi non dipendono da noi, abbiamo riscontrato una media di 12 giorni di attesa, quindi se richiedi per tempo è meglio.

Poi ci sono i casi “straordinari”:
  • Per chi parte a ridosso della richiesta… se riusciamo vi veniamo incontro, ma abbiamo una vita, famiglie, impegni, cani, gatti, orto comprendete che non sempre riusciamo e NON abbiamo un ufficio in cui ricevervi!

 

  • Chi è tra gli sfigati “spedizione dispersa”, avvisateci prima possibile e ricorriamo ai ripari con altri mezzi.

Tutto questo servizio lo facciamo nelle pause dal lavoro, in tram, bus, treno, in coda alla posta o dal medico, tra la cena e la tisana, nel tempo libero, durante le ferie, la notte, la mattina presto ecc. ecc.

Anche a noi piace partire e andare a scoprire altri cammini, vi avvisiamo per tempo, fatelo anche voi almeno 15-20 giorni prima della partenza…se la data non è certa ve la spediamo ugualmente sappiamo che saprete custodire questo cimelio prezioso e inizierete a sognare i passi vostri sui cammini siciliani.
Buon cammino i @SiculiViandantivi aspettano!

1 anno e più della Magna Via Francigena!

“I bizzarri fratelli di strada che incontrerai e la fraternità di chi vive all’aria aperta ti daranno molte nuove idee e una nuova e più ampia prospettiva sulla vita da molti punti di vista…” BP

Oggi la MVF compie un anno!
17/06/17 era il primo giorno del #CamminoInaugurale ma con discrezione e riservatezza la Magna Via Francigena era nata già da un po’….

È ri-nata nel 2009 e forse prima con gli studi del primo gruppo di #mattichecamminanosuisogni.
È stata concepita durante l’#APRIPISTASCIrOCCATO dell’estate 2013.
È stata messa alla luce quando la prima vera pellegrina l’ha percorsa in autonomia orientata dalle tracce gpx e seguita a distanza da @mvfmamy e @babbomvf .

Successivamente si è diffusa la notizia, sono arrivati i doni, le prime accoglienze, i segnali arrangiati con la vernice gialla donata dalle suore, poi #metticiustichers, finalmente paletti e frecce… 1, 2 3, 4, 10, 70, 100, 700 e più pellegrini!

IreBabyPellegrina

Ha camminato ormai un mese fa la più piccola pellegrina che abbia percorso Magna Via Francigena, Irene!
Tenace lei
Un po’ folle la sua mamma (non si offenderà!)

Quando Irene è venuta a prendere la sua credenziale era una bimbetta dagli occhi vispi, curiosi, stanca da un weekend intenso di trekking e giochi all’aria aperta, entusiasta per aver convinto MammaEle a portarla in cammino con i più grandi, con mille dubbi sul suo zaino.
Lo stesso entusiasmo di quando @babbomvf chiese a @mvfmamy di andare a camminare sulle rotte sicane…

Ogni giorno sui suoi passi e nei suoi racconti abbiamo rivissuto la gestazione del 2013, lo stupore del bello, la naturalezza nel rilevare le brutture, il #metticimanu nel fare la sua parte raccogliendo rifiuti in un sacchetto e portandoli sfacciatamente in dono al padrone di casa, la determinazione nel raggiungere la meta…

È cresciuta assai in questa esperienza #IreneBabyPellegrina, ha trovato tanti amici che hanno camminato al suo passo, l’hanno attesa, incoraggiata e la stanchezza del cammino le ha fatto tirare fuori prima del dovuto la sua indole adolescenziale … e la sua mamma lì a indicarle la strada, farla andare autonomamente, abbastanza distante da poterla seguire con lo sguardo, pronta a ribadirle rispetto e regole.

Concedeteci la vanità di sentirci genitori di questa adolescente impudente che è diventata la Magna Via Francigena … era solo una vecchia strada dimenticata, le abbiamo dato un nome, indicato il percorso, suggerito regole condivise.

È giovane, bella con grandi sogni e prospettive, tutti hanno qualcosa da insegnarle, suggerirle, correggerle, rimproverarle… crescerà e sarà bellissima, datele tempo e rispetto.
Non possiamo scegliere sempre per lei e selezionarle gli “amici”, saranno belli e bravi, non sempre giusti e onesti.
Ci facciamo da parte a volte, nel suo zaino ha l’essenziale e il necessario per avanzare autonomamente, ma non sarà mai sola, pronti a difenderla e proteggerla le ricorderemo sempre che passo dopo passo si costruisce insieme il bene – il bello – il giusto – il vero.

Magna Via Francigena … un po’ di storia, informazioni, accoglienze!

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Ten odon, ten megalen ten Fragkikon tou Kastronobou” recita in greco un diploma del 1096 che ritroviamo in latino qualche decennio dopo come “Magna Via Francigena”.

Siamo lungo una grande arteria di comunicazione che collega da sempre, in senso nord/sud, Agrigento con Palermo, incrociando la via di transumanza verso le Madonie nel territorio di Corleone e Castronovo di Sicilia, che in età medievale e per un lungo periodo venne chiamata col questo nome di magna via francigena.

Da secoli, chi controlla il territorio ne controlla anche le vie di comunicazione, i ponti, i luoghi di dazio e dogana. La Magna Via nel corso del tempo ha stratificato molti nomi che testimoniano il passaggio e il controllo di genti venute da lontano.

Per i Romani che coi loro eserciti puntarono nel II sec. a. C. su Panormus, fu il console Aurelio Cotta a rendere possibile e veloce il cammino e a Corleone è visibile l’unica testimonianza di miliarius esistente in Sicilia lungo la Agrigentum-Panormus.

Bizantini che ereditarono, dopo gli Ostrogoti, il potere di questi territori ed istituirono il thema di Sicilia, la nuova provincia dell’Impero Romano d’Oriente, era una via che collegava i punti strategici di controllo, le alture di approvvigionamento per uomini e animali, come il pianoro del Kassar di Castronovo e non tardarono a ricordarla coma odos basiliké, la via reale, cioè controllata dal potere centrale, come spesso risulta dai documenti posteriori in altri tratti di vie in Sicilia.

Il potere musulmano di Emiri e Califfi che arriveranno in Sicilia dopo la presa di Mazara nel giugno del 827, porranno a Panormus la loro sede monumentale e prestigiosa e la chiameranno Balarm, mentre ad Agrigentum, da adesso Kirknt, rimarrà il forte del contingente berbero d’invasione. La via che collega le due roccaforti sarà denominata tarik al askar, la via degli eserciti e ricorderà per nome e per controllo l’importanza della via per i Bizantini e per i Romani.

I Normanni che invaderanno la Sicilia nel 1060 scacciando i Musulmani occuperanno Balarm, convertiranno il popolo al cristianesimo ed edificheranno centinaia di chiese e abbazie lungo tutto il territorio, specie dove le sacche di resistenza araba erano più forti, nei territori agricoli del corleonese e del basso agrigentino. In pieno territorio sicano, alcuni documenti parlano di via exercitus, la strada degli eserciti, traducendo letteralmente l’arabo precedente. Dovremo attendere i diplomi del 1096 in greco, poi transuntati in latino a fine XII sec, sotto la corte sveva di Costanza d’Altavilla, sposa di Enrico VI imperatore e madre di Federico II di Svevia per avere la traduzione viam magnam francigenam Castrinovi.

Carta generale MVF.jpg

 

Oggi 180 km collegano la Balarm araba alla rocca di Agrigentum, attraverso antiche vie storiche e paesaggi dal sapore ancestrale.

Da Palermo ad Agrigento o viceversa ci sono 9 tappe  da 20 a 26 km in media, con dislivelli variabili che vanno dai campi di grano del corleonese alle salite per i vari centri dei Sicani.

Questa la tabella chilometrica:

Tabella Kilometrica – Mph

Tappe – Path Km/Mph
1 Palermo > Santa Cristina Gela 23,8/14,8 – 
var1 Palermo > Piana Albanesi Via bus ditta “Prestia e Comandè
Piana Albanesi > S. Cristina Gela 5,15/3,20
2 Santa Cristina Gela > Corleone 23,4/14,5 – possibile sosta al Santuario Tagliavia a km 12,9/8.01
3 Corleone > Prizzi 19,7/12,2
4 Prizzi > Castronovo 21,8/13,5
5 Castronovo > Cammarata >Platani 16,9/10,5
6 Platani > Sutera 15,4/9,60
8 Sutera > Grotte 28,7/17,8 – possibile sosta a Milena km/mhp 13,8/8,57
9 Grotte > Joppolo 18,6/11,6 – possibile sosta ad Aragona km/mhp 11,8/7,3
10 Joppolo > Agrigento 13,2/8,20

NOTA BENE: Var 1.la prima tappa, da Palermo a S.Cristina Gela, è quasi per l’80% su asfalto. Per questo consigliamo di prendere un bus da Palermo verso Piana degli Albanesi, paese che merita una visita alle chiese dell’eparchia albanese e da qui cominciare la tratta verso S.Cristina Gela, fermandosi lungo la tratta.

Adesso hai a disposizione l’Elenco Accoglienze da scaricare in PDF, dove trovi tutte le info sulle accoglienze, contatti, indirizzi, numero posti e servizi.

freccia down

Elenco Accoglienze MVF Apr 18

Per tutte le info più dettagliate, visita il sito ufficiale www.magnaviafrancigena.it  o scarica l’app Magna Via Francigena per Ios e Android.

E se vuoi camminare leggendo tutte queste informazioni, eccoti il link allo shop online dove trovare la Guida Ufficiale alla Magna Via Francigena:

 

Andare, Camminare, Accogliere

Se un tempo i pellegrini che affrontavano il proprio Cammino

potevano trovare riparo notturno anche solamente sotto un ponte,

oggi esistono strutture a gestione parrocchiale, pubblica, privata o associativa,

gli albergue, che riescono ad offrire un’accoglienza più o meno soddisfacente

grazie all’impiego di questi volontari, appositamente formati…

volontari, che decidono di impiegare le proprie ferie al servizio dei “peregrinos”,

rappresentano la garanzia di un’accoglienza secondo lo stile povero e gratuito.

Grazie a Luca Crispi per l’attenzione, anche la Sicilia si prepara ad accogliere i pellegrini!

Inizia il percorso di avvicinamento al Primo corso Hosvol in Sicilia

IL CAMMINO, I CAMMINI, L’ACCOGLIENZA

Vi aspettiamo al primo incontro “Andare, Camminare, Accogliere
per conoscerci, ascoltare l’esperienza di studiosi, di pellegrini, di chi ha fatto dell’esperienza del cammino una missione di vita e strumento educativo.

7 aprile 2018, ore 17:00 – Pedara, presso Casa Museo “Domus Caritatis” di Giuseppina Faro (Via Faro Filadelfo 10A – Pedara CT)
con Sara Zanni Ultreya e Suseya – Pedara Lisa Schillaci Irene MarraffaVirna Fasone
http://www.yvii24.it/catania-il-primo-corso-in-sicilia-per…/

hosvol 7 Aprile

740millanta passi e benvenuto 2018!

credenziali francigeni

Ben ritrovati pellegrini e camminatori!
C’è chi verifica e brinda quanto fatto il 31 dicembre, noi vogliamo festeggiare ora ad anno nuovo avviato.
Tanti passi continuano a solcare le Vie Francigene di Sicilia.
Un risultato importantissimo visto che in pochi mesi sono state richieste 740 credenziali per le partenze 2017 ed appena iniziato il nuovo anno già 54 camminatori programmano la loro partenza per il 2018!

Da dove proviene chi ha camminato finora?

I più sono italiani, ma sono arrivati anche da oltralpe tedeschi, svizzeri, sloveni e austriaci; hanno camminato con noi gli instancabili spagnoli e francesi, alcuni polacchi, russi, inglesi e amici d’oltre oceano canadesi e brasiliani!

Chi attendiamo prossimamente?

Dicono che arriveranno gli americani, si stanno organizzando amici svizzeri, sudafricani, canadesi, tedeschi, belgi, greci, spagnoli e da tutta italia…

Grazie al Prof. Amenta dell’Univ. di palermo e i suoi studenti di scienze economiche finanziarie per la collaborazione al loro progetto, speriamo di contribuire ancora alle loro ricerche e raggiungere insieme i risultati prospettati nel loro piano di marketing turistico.

#credenzialedelpellegrino #camminifrancigenidisicilia #magnaviafrancigena

LA MAGNA VIA FRANCIGENA DI SICILIA a Geo&Geo di Francesca Catarci

E se lo dice la regista allora ci vediamo in onda!
 
 
 
in onda il 22 sett 2017
La troupe di Geo segue oggi il nostro naturalista Francesco Petretti sulla Magna Via Francigena di Sicilia, un’importante percorso che unisce Palermo ad Agrigento, passando nel cuore dell’isola.
Paesaggi solitari e assolati, un tempo granaio dell’Impero romano, oggi sono il magnifico scenario per i pellegrini e gli escursionisti che possono conoscere così un aspetto inedito dell’isola.
Francesco Petretti parte dal Casale San Pietro, dove gli archeologhi stanno scavando per riportare alla luce un sito romano e bizantino, nel tratto che collega Castronovo a Cammarata.
Ci racconta di Sutera, più vicina ad Agrigento, dove i pellegrini , facendo una piccola deviazione dalla via, salgono su Monte San Paolino, che regala una vista mozzafiato su tutta la Sicilia Occidentale, Etna e Madonie comprese.
Esplora poi, sempre nei pressi di Castronovo, l’oasi di Capelvere, una necropoli che risale al tempo dei Sicani.
 
Ci vediamo venerdì prossimo!”
Francesca Catarci

La Magna Via Francigena tra la bellezza di Monreale.

In cima al colle chiamato Montagna Reale, una Diocesi ed un Comune ruotano attorno alla bellezza che la casa normanna degli Altavilla, sin dal XII secolo, decise di lasciare  tra le tessere policrome e i marmi pregiati della Cattedrale, eretta per loro volere.

Cattedra vescovile della famiglia francese, voluta da Guglielmo II nel 1174, fu il gioiello della casa normanna e, nel giro di pochi anni, incamerò donazioni e beni da tutta la Sicilia, diventando subito una delle realtà politiche ed ecclesiastiche più grandi di Sicilia.

Nel corso del tempo  l’Arcidiocesi di Monreale  ha mantenuto quel ruolo di primaria importanza nel territorio e decine sono gli studiosi che sfogliano le antiche pergamene dell’Archivio Storico alla ricerca di testimonianze e conferma nello studio.

I Cammini Francigeni non potevano fare a meno della loro preziosa collaborazione, né di quella dell’Amministrazione Comunale che ha lavorato in questi mesi per la stipula di questo triplice accordo, che lega la nostra Associazione all’Arcidiocesi e al Comune per tutti i progetti riguardanti le Vie Francigene di Sicilia e lo sviluppo degli itinerari storici della Diocesi.

Proprio per questo ieri mattina presso i saloni dell’Arcivescovado di Monreale abbiamo organizzato un incontro ed una tavola rotonda dal tono molto informale ma che ha segnato certamente un momento importante per la nostra Associazione. Sono stati firmati i protocolli d’intesa tra il comune di Castronovo di Sicilia e il Comune di Monreale in merito al progetto Magna Via Francigena ed il protocollo tra la nostra associazioneil Comune e l’Arcidiocesi di Monreale, per suggellare una sinergia che a breve porterà agli accordi anche con quelle di Palermo e Piana degli Albanesi.

Cura dei viaggiatori, accoglienza fisica e spirituale, esperienze di strada e racconti hanno contribuito a rendere l’incontro, un appuntamento prezioso, creando i presupposti per mettere insieme un team capace di poter interloquire, aiutare e accudire i pellegrini e i camminatori che percorreranno le Vie Francigene in direzione Agrigento.

Hanno partecipato sua Eccellenza monsignor Michele Pennisi che ha introdotto gli ospiti ed ha ascoltato attentamente le relazioni tecniche ed esperienziali di tutti i partecipanti; il referente della diocesi di Gubbio Simone Minelli, responsabile della Piccola Accoglienza Gubbio che ha mostrato come una programmazione che mette al centro l’accoglienza alla persona e un’attenzione alle esigenze fisiche e spirituali del pellegrino portino la diocesi ad assolvere al precetto misericordioso dell’Accoglienza; il Direttore dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiali di Agrigento, padre Giuseppe Pontillo e la storica dell’arte dott.ssa Domenica Brancato, che hanno illustrato la road-map per la costituenda creazione del Parco Culturale Ecclesiale nella diocesi agrigentina, dimostrando come l’accoglienza semplice che viene elargita da due anni ai pellegrini, permetta un’interazione più concreta con le finalità spirituali del percorso; i sindaci del Comune di Monreale, Piero Capizzi e di Castronovo di Sicilia, Francesco Onorato, accompagnati dai loro staff, la Consigliere Comunale dott.ssa Manuela Quadrante per Monreale e l’Assessore alla cultura Calogero Colletto e la responsabile amministrativa del progetto, l’arch. Cosima Orlando.

Ciò che abbiamo provato a mettere in evidenza sono stati i concetti cardine del nostro agire sul territorio: accoglienza, amicizia e riconciliazione, perché solo in questo senso il cammino può diventare sintesi di una esperienza molto più ampia e complessa di quanto possa semplicemente apparire.

Non saranno solo i numeri a confortarci, non sarà la stipula di un accordo o di un protocollo, non sarà la gioia per un comune che si aggiunge nella nostra famiglia e di una tra le diocesi più importanti per il suo bagaglio storico e documentale. Vogliamo che questo accordo sia un seme, piantato e curato, che germogli e dia frutto e che tutti i camminatori possano trovarsi riposati e accolti tra le antiche mura della Cattedrale, all’ombra degli imponenti e maestosi mosaici che narrano la storia della salvezza, tra i giardini del chiostro, tra gente ospitale qual è il popolo di Monreale. Solo così sapremo di aver fatto la cosa giusta.

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Palermo 2018, “capitale” a base culturale

Pochi giorni fa, il Ministro Franceschini riceveva dalle mani del prof. Stefano Baia Curioni – Storia Economica alla Bocconi, ndr – la busta con dentro il nome della città candidata vincitrice del titolo di Capitale Italiana della Cultura per il 2018. Accanto a #Matera2019, capitale europea della cultura, il Sud si arricchisce di un altro prestigioso titolo, per dar vita e corpo alla progettazione di un nuovo corso, di nuove speranze, di nuove idee per il futuro sostenibile delle nostre città.

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Ciò che colpisce nella relazione del prof. Baia Curioni  è l’analisi  delle interrelazioni tra il modello di sviluppo economico, precedente ai cambiamenti  sociali in atto e la nuova linea progettuale che  le città candidate hanno seguito nel presentare il meglio della loro offerta alla commissione giudicante. Si capisce subito come le politiche culturali attuate dalle Amministrazioni Comunali debbano avere un compito di “capacitazione“, debbano scendere in campo per creare capacitàalimentare visionialimentare progetti, competenze cognitive ed etiche tali da diventare il sostrato di base alle politiche urbane.

Una città a misura del grado di cultura che vuole veicolare nei suoi progetti. Si sposta così il focus, citando i lavori dell’economista indiano Amartya Sen,  dal concetto di politica culturale a quello di politica a base culturale. Non la formulazione di un semplice evento turistico, non lo sviluppo di un progetto spolverato di storia “perché tanto fa cultura”, ma un sistema che punta ad integrare le dimensioni sociali, urbanistiche ed economiche in piani strutturati in cui la strategia dell’acculturazione gioca un ruolo centrale.

Questo è la mission dei progetti “a base culturale“, questo è l’obiettivo del progetto Vie Francigene di Sicilia: ragionare con i territori, alimentando visioni e apportando competenze per rendere attiva e produttiva la nota culturale costituita dalla storia, dall’archeologia, dalla tradizione enogastronomica, dal deposito immateriale delle tradizioni religiose che la Sicilia mantiene da secoli.

A #Palermo2018 spetta ora questo onere ed onore: la città sarà chiamata a testimoniare l’idea del cambiamento, della progettazione che abbatte il malcostume, la radicalizzazione e l’ideologizzazione delle differenze. E in questo compito arduo sono raccolte le speranze di tante associazioni, come la nostra, che da anni progettano sul territorio palermitano, a contatto diretto con le Amministrazioni, con le imprese, con le altre realtà presenti.

In questa chiave, possiamo leggere l’unanimità della nomina del capoluogo siciliano a Capitale Nazionale della Cultura, specchio delle genti e incrocio mediterraneo dei popoli che, in fuga o in viaggio, trovano ristoro all’ombra delle architetture che le varie dominazioni hanno voluto regalare alla città.

Circa 900 anni fa, Ibn Jubayr, letterato e viaggiatore musulmano nato a Valencia nel 1145, affrontò una peregrinazione iniziata nel 1183 e conclusasi due anni dopo a Granada per rispettare il precetto coranico di visitare la Mecca e, durante il viaggio di ritorno, salvato a forza da un naufragio nello Stretto di Messina, percorse l’antica consolare romana, ormai sotto controllo normanno che permetteva di raggiungere Balarm, la via Messina per la marina, regalandoci questa descrizione della città di Palermo, che ci sembra di buon auspicio per i cambiamenti che verranno:

Essa è la metropoli di queste regioni; aduna in sé i due pregi: comodità e magnificenza. [Troverai quivi] ogni cosa che tu bramar possa, buona o bella […] Stupenda città; somigliante a Cordova per l’architettura […] un limpido fiume la spartisce; quattro fonti erompono da’ suoi lati. […] Le moschee loro sono innumerevoli: la più parte servono di scuola a’ maestri del Corano. […] In questo Cassaro vecchio son de’ palagi che […] abbagliano gli occhi con la loro bellezza [traduzione di M. Amari, da Biblioteca arabo-sicula, 1880]”.

Davide Comunale

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