Usciamo all’alba dalla residenza regale che ci è stata riservata per la notte, superato il ponte ci allontaniamo dalla ducea di Nelson. I primi passi seguono la direzione indicata del Trekking del Santo, mappato, segnalato, aperto, strutturato e camminato con semplicità, serenità e competenza dagli amici pellegrini siculi che in questi luoghi camminano e fanno camminare in corpo e spirito.
L’acquazzone estivo di ieri pomeriggio ha lasciato i suoi segni e in diversi punti dobbiamo fare i conti con la fanghiglia che invade il sentiero.
Madama Etna si manifesta elegante all’orizzonte, ci da il buon giorno e si congeda quando ci immergiamo nella vegetazione in zona Flascio.
La frescura tra roverelle, frassini, pioppi, e aceri allevia la faticosa salita, ma non riusciamo ad essere più veloci delle nubi che minacciano di svuotarsi su di noi.
Appena giunti in cima l’odore di ginestre si inizia a confondere con quello di terra bagnata dalla pioggia estiva…
Tocca coprirsi con poncho e kway e correre verso il paese a cercare riparo e ristoro.
Mannaggia a chi si è tanto lamentato del caldo afoso e ha invocato la pioggia!
“Stamu cuntenti” anche così e ci si è aperta una voragine nello stomaco che… Non possiamo elencarvi quante cose buone abbiamo divorato arrivati a Floresta, ma erano cosebuoneebelle 😛