“Carú… Ata stari cuntenti no depressi!”
Grazie Frà Salvatore per l’accoglienza semplice e serena, perché “le gioie semplici sono le più belle…”
E ci sentiamo protetti da San Felice fin dal primo passo del mattino e come dati in consegna al Santo Protettore San Giacomo.
Caldo tanto, sudore a secchi, fiato corto per la fatica e la sete, ma svanisce tutto alla vista di altri sguardi curiosi, voci allegre e campane che suonano a festa… Come un tempo l’arrivo dei pellegrini rende grazie a San Giacomo e tutto è pronto, fedeli, devoti e cittadini sono pronti per i festeggiamenti.
Per un giorno ci sentiamo parte di questo paese, nei racconti di chi ci accoglie ne scopriamo le tradizioni, indaghiamo tra storie e leggende di convivenza tra popoli diversi, osserviamo riti e rituali che cambiano il loro significato nel tempo ma restano tracce indelebili di un passato che non si può cancellare.