Quattro passi nella storia e nella natura, dalle Madonie ai Peloritani…sulle orme dei cavalieri e dei pellegrini medievali verso i porti per l’Oriente.
La strada che quest’anno andremo a percorrere è ricca di storia e di tradizioni religiose e popolari che la rendono, proprio per la sua tratta, la via principale del sistema dei Cammini Francigeni di Sicilia.
Partendo da Palermo raggiunge Bagheria, girando attorno a capo Zafferano e lambendo Solunto. Da qui l’antica via di costa continua verso Termini Imerese mentre la via montana sale verso la Riserva Orientata Pizzo Cane seguendo la regia trazzera Passo Palermo per arrivare all’Eremo di San Felice e da lì a Caccamo. La via interna prosegue per gli abitati di Sciara e Cerda su antichi feudi passati di mano in mano fino a giungere ai nostri giorni. Da qui si sale verso Caltavuturo e le Madonie: Polizzi, Petralia e Gangi accoglieranno i camminatori, tappa dopo tappa con tutte le specialità che sanno regalare nel loro verde e nelle tradizioni che mantengono. In questa parte del viaggio gli amici di Itimed ci daranno una mano nelle accoglienze e nei rapporti con le amministrazioni.
Da qui in poi lasciamo le Madonie per arrivare nelle terre dei Nebrodi, e Nicosia con i frati e gli amici del cammino di San Felice ci attendono laddove i cammini si incrociano. Da qui la via dirige verso Troina ma deviamo in direzione di Capizzi per rendere gradito omaggio a San Giacomo protettore dei nostri cammini e di tutti i pellegrini. Gli amici dei cammini locali ci attendono per la benedizione del pellegrino e per scortarci fino a Troina. La prima capitale normanna ci accoglierà con le sue feste e i canti tradizionali dei ramara. Dalla storia di Troina a Cesarò e alla valle del Simeto e all’Etna che si mostra nel suo versante occidentale. L’abbazia di Maniace accoglierà ancora altri pellegrini, punto di incrocio per le vie del passato e di oggi: gli amici del Trekking del Santo ci aiuteranno in questo cammino di nodi e di rete. Da qui si risale il torrente Flascio per giungere alle cime di Floresta e al castello di Montalbano Elicona. Altri paesaggi e altre atmosfere ci accompagneranno verso il versante tirrenico dei Peloritani: Novara di Sicilia con le sue antiche chiese, Castroreale e le terre di Federico II, S.Lucia del Mela e la sua antica diocesi normanna, Monforte san Giorgio con le grotte bizantine e Rometta, la forte, che resistette più di tutti alla conquista araba nel medioevo.
Da qui il passo che scollina i Peloritani è solo un passo. I frati del convento “Gesù Ecce Homo” di Calvaruso ci accoglieranno con la stessa semplicità di sempre per aiutarci a giungere ai porti di Messina, alla meta dei pellegrini siciliani che dirigevano verso Gerusalemme o Roma.
Più di 300 km che affronteremo con lo spirito allegro e leggero dei viandanti..perchè solo chi ha capito quanto è pesante la vita di ogni giorno sa camminare con leggerezza..e chi ancora non lo sa, lo impara al ritmo dei passi =)
Davide